Connecting: Dopo i mesi intensi durante i quali mi sono
dedicata quasi esclusivamente alla scrittura della tesi e dopo la discussione
sono tornata ai miei ritmi più lenti. Riconnessione con me stessa.
Nourishing: ciliegie dei miei ciliegi e tè verde alla menta!
Reading: Chi ti credi
di essere di Alice Munro. Che non mi sta coinvolgendo molto, ma non mollo
(se qualcuno l’ha letto, si accettano molto volentieri spunti motivazionali).
Nurturing: Ho iniziato un corso in biblioteca sulla lettura interpretativa.
L’ho scelto perché cercavo qualcosa che mi portasse fuori dalla mia comfort zone e lo scopo è stato
raggiunto: mi sento morire ogni volta che devo intervenire… ma mi farà bene, lo so!
Growing: Passeggiate fotografiche con il mio ragazzo che mi aiutano
a concentrarmi sulla bellezza dei piccoli tesori della natura (che, ahimé, ho a
lungo trascurato) e che mi fanno stare bene.
Listening: No prejudice dei Pöllaponk, i concorrenti
islandesi del contest Eurovision 2014, andato in onda sabato scorso su Rai2.
Ascoltatela, il testo è semplice, ma è un invito intelligente a liberarsi dai
pregiudizi di qualunque sorta.
Watching: Vedo molti telefilm, ma come una scema mi ero
persa tutte le serie di Dexter. Ora
mi sto rifacendo alla grande! Al cinema sono andata a vedere Grand Budapest Hotel, che ho apprezzato,
ma che rivedrò dopo aver letto alcuni libri di Stefan Zweig, al quale il film è
ispirato e che io, nonostante cinque anni di letteratura tedesca, non ho mai
letto e studiato.
(Questo post si ispira a quelli di Daniela del blog Il Coltello di Banjas,
che si ispirano a loro volta a quelli di Steph di This Brown Wren)
Alessandra
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