come aria fresca

come aria fresca

domenica 22 dicembre 2013

25 anni dopo: per ricordare Chico Mendes

Una vita dedicata alla difesa dell’ambiente e dei lavoratori.

"così l'albero cadendo ha sparso i suoi semi / e in ogni angolo del mondo nasceranno foreste."




Da qualche giorno è disponibile su tutti gli store digitali anche un e-book su Chico Mendes di Gad Lerner, un reportage di quel tempo scritto per “L’Espresso”: Il mio e-book su Chico Mendes
Io lo sto scaricando sul mio Kobo.
Buona giornata!

Alessandra

sabato 21 dicembre 2013

Per Cecilia e da Beatrice: Mug Swap

Come avevo scritto quasi un mese fa, ho partecipato al MUG SWAP proposto da Daniela di Il coltello di Banjas.
Io ho mandato il mio pacchetto a Cecilia - che scrive un bellissimo blog, Casa Edera, e ha un negozio online di saponi e candele artigianali, cruelty free e vegan, Aromantiche - e ne ho ricevuto un altro da Beatrice, che vive in provincia di Como e ha la passione per la fotografia.
Mi ha mandato delle cose molto belle e buone e scritto un pensiero dolcissimo. La ringrazio tanto per tutto!


Mi ha fatto stare bene cercare e scegliere con cura le cose da mandare a Cecilia e ho adorato ricevere il pacchettino di Beatrice, pensato con tanta gentilezza. Saluto Cecilia e Beatrice e ringrazio Daniela che mi ha messo in contatto con queste donne!



Alessandra

venerdì 20 dicembre 2013

La leggenda dei monti naviganti

Titolo: La leggenda dei monti naviganti
Autore: Paolo Rumiz
Anno di pubblicazione: 2007
Editore: Feltrinelli

Mi sono sempre nutrita di romanzi: di classici, di scrittori emergenti, di “romanzi-relax”- quelli che per me sono come una commedia d’amore americana, leggeri e poco impegnativi.

Poi, curiosando tra gli scaffali della biblioteca, ho scoperto “La leggenda dei monti naviganti” di Paolo Rumiz e mi si è aperto un altro mondo. Non credevo si potesse descrivere un viaggio, esperienza così personale,in modo così vivido, magistrale direi.

Ho detto un viaggio, ma in realtà si tratta di due viaggi italiani, attraverso le Nostre montagne, Alpi e Appennini.
Dalla quarta di copertina:
“Il viaggio è diventato epifania di un’Italia vitale e segreta. Ne ho scritto con rabbia e meraviglia. Meraviglia per la fiabesca bellezza del paesaggio umano e naturale; rabbia per il potere che lo ignora”

photo by me

La vera ricchezza è negli incontri fatti dall’autore-viaggiatore con Mauro Corona, Mario Rigoni Stern, Ryszard Kapuscinski, Walter Bonatti, Francesco Guccini, Vinicio Capossela e con la gente comune innamorata della propria terra, delle proprie montagne.

E sono tante le storie ricordate: da quelle più note - come la tragedia della diga del Vajont, il caso della mummia di Ötzi e la rabbia antica che muove i valligiani della Val di Susa a lottare contro la Tav – a quelle che solitamente rimangono più nell’ombra – come la storia dell’operaio tessile biellese Francesco Bider, che si unì alle forze indipendentiste del Kosovo, e quella del partigiano Antonio Carini, massacrato dai fascisti a Meldola.

L’attrice Roberta Biagiarelli è partita da questo testo per un adattamento teatrale al quale mi piacerebbe molto assistere, ma per ora sembra che non siano previste repliche. Vi lascio di seguito il link dove potrete trovare un' introduzione allo spettacolo, qualche foto e un video: Babelia&C.

Questo libro mi ha fatto venire una terribile nostalgia per dei posti dove non sono mai stata, per le Alpi che non ho mai visto. E mi ha fatto sentire terribilmente in colpa per aver ignorato finora la ricchezza degli Appennini a me così vicini.
Un libro da leggere fino in fondo, anche per arrivare a una meravigliosa curiosità che riguarda il nome che i fenici diedero all’Etna, dal quale potrebbe derivare il nome del nostro Paese.
Lettura raccomandata! 

Vi lascio anche una brevissima, ma significativa intervista a Rumiz:



Alessandra

Minicard per un compleanno

Ingredienti:
- strumenti del mestiere
- un pizzico di fantasia (e ispirazione da Pinterest, santo Pinterest!)
- tanto affetto per un’amica

photo by me

mezz’oretta in “sala creazioni” ed ecco sfornata una card per Laura, che ha festeggiato i suoi 24 anni il 7 dicembre.

photo by me


  Alessandra

lunedì 25 novembre 2013

Uno swap invernale

Vi segnalo uno swap carino promosso da Daniela del blog Il coltello di Banjas.

Si tratta di un Mug Swap, ossia uno scambio di tazze. Una bella idea per chi come me (e soprattutto come Daniela!) ama sorseggiare tè e tisane, un po’ perché sono buonissimi, un po’ perché mi sono spesso di conforto. Le regole per partecipare le trovate a questo link, il post di giovedì scorso di Daniela: http://ilcoltellodibanjas.blogspot.it/2013/11/mug-swap.html?showComment=1385386578588#c3189705136496721511
Io parteciperò! E voi?
Buona serata


Alessandra
Giovedì 21 è venuta a mancare una Donna molto importante in questi miei anni universitari.

La Prof.ssa Uta Treder era una grande studiosa di germanistica e scrittrice, ma per me è stata soprattutto un’insegnante come pochi ne ho incontrati nei miei anni di formazione. Di quelle che ci tengono veramente ai propri studenti, schietta, senza fronzoli, con una passione per la sua materia palpabile in ogni sua lezione, fiera di avere delle giovani donne alle quali trasmettere le sue conoscenze e di stimolare le loro menti.


Grande è stata la fortuna di essere una sua studentessa, in particolare le sarò sempre grata per le sue severe correzioni di pronuncia tedesca e per le indimenticabili lezioni su Kafka.

sabato 16 novembre 2013

Primo Maggio, meglio tardi che mai

Sono stata a: Abbazia di Casamari, Isola del Liri, Monte San Giovanni Campano
Dove: Lazio, Provincia di Frosinone
Quando: 1 maggio
Vicino a: Frosinone, Ferentino, Alatri, Sora

L’idea per la meta dello scorso primo maggio era venuta già a marzo, nel fine settimana delle Giornate FAI di Primavera. Su http://www.giornatafai.it/lazio.htm avevo trovato delle descrizioni interessanti a proposito di Isola del Liri, ma poi non eravamo potuti andare.
 Grazie all’affluenza di visitatori in quelle giornate, i siti di archeologia industriale sono stati riaperti il primo maggio e questa volta abbiamo colto l’occasione al volo!

Prima di arrivare a Isola del Liri abbiamo visitato l’Abbazia cistercense di Casamari, nel comune di Veroli.

photos by me

Oltre alla Chiesa, si può accedere alle zone del Chiostro, dell’Aula Adunanze, si può dare un’occhiata al Refettorio e si può visitare la Biblioteca, dove sono conservati tra l’altro alcuni manoscritti e incunaboli. Quel giorno la Biblioteca era chiusa al pubblico, ma con molta disinvoltura ci siamo accodati a una visita guidata, non potevamo certo perderci quel gioiello!

photos by me

Nell’Abbazia è visitabile anche il Museo Archeologico (ingresso 1 €). Ogni tavola esplicativa ha alla fine un piccolo riassunto molto utile per i più piccoli (e per i visitatori più pigri J).

Ci siamo poi diretti verso Isola del Liri, città industriale del Regno di Napoli.


photos by me

Prima tappa la cartiera Lefebvre, dove sono visibili alcune delle vasche usate per la lavorazione della carta, e la Chiesa di Santa Maria delle Forme, attualmente in ristrutturazione. Seconda tappa la Villa Lefebvre-Pisani, all’interno di un parco con degli alberi meravigliosi. 

Ultima (e improvvisata) fermata della giornata, la cittadina di Monte San Giovanni Campano. Abbiamo fatto un bella passeggiata fino all’antico castello e goduto di scorci veramente suggestivi.


photos by me


Alessandra

venerdì 15 novembre 2013

Come aria fresca #1: Il mare in autunno

24 anni e mai andata al mare in autunno. Fino a un mesetto fa.
Ed è stato amore.
- Puoi appoggiare i piedi sulla sabbia senza ustionarti. Mai più mi dimenticherò la sensazione di benessere nell’appoggiare i piedi sulla sabbia scaldata dal sole, un calore piacevolissimo.
- Si può andare a caccia di conchiglie indisturbati


-I pennuti sono meno timidi o forse si sentono meno disturbati dagli umani e hanno più spazio per farsi una passeggiatina in spiaggia
-Non avrai mai un vicino di ombrellone, sia perché l’ombrellone non serve, sia perché le altre persone in spiaggia si sistemeranno a debita distanza, ma se ti passeranno vicino passeggiando, abbozzeranno anche un sorriso rilassato e addirittura un saluto cordiale.

Altro che estate.


Alessandra

mercoledì 18 settembre 2013

Passeggiata alle Fonti del Clitunno

Sono stata a: Fonti del Clitunno
Dove: Umbria, Campello sul Clitunno (PG)
Quando: Prima domenica di Settembre
Vicino a: Trevi, Spoleto, Spello, Foligno
Ingresso: a pagamento (biglietto intero 3 €)

Come non approfittare delle belle giornate autunnali per trascorrere del tempo all’aria aperta? Sfondo d’eccezione per una passeggiata con il mio ragazzo e due amiche è stato il Parco delle Fonti del Clitunno.

Sembra subito di entrare in una dimensione dove il tempo scorre un po’ più lentamente, un’oasi pacifica nella pur tranquilla Umbria, acqua e vegetazione in perfetto accordo, meraviglia per gli occhi e serenità per il cuore.

photo by my friend Laura


Cigni e germani, gli inquilini del Parco, sono piuttosto amichevoli (soprattutto se comprerete presso la biglietteria il sacchettino con il loro cibo J ).

La bellezza di questo luogo ha ispirato grandi letterati del passato come Plinio il Giovane, Byron e Carducci. Il parco come si presenta oggi è frutto di lavori di sistemazione a cavallo degli anni 1860-65, voluti dal conte Paolo Campello.


photo by my friend Laura

A meno di 1 km dal Parco delle Fonti si può visitare il Tempietto del Clitunno, dal 2011 inserito nella Lista del Patrimonio Unesco. Noi siamo stati sfortunati, quel giorno il sito era chiuso. Sarà un ulteriore pretesto per tornare da quelle parti.


photo by my friend Laura

Morale: se siete già stati alle Fonti, tornateci, magari in un’altra stagione, sentirete altri profumi, vedrete altri colori. Se non ci siete mai stati, andate al più presto. Plinio, infatti, diceva così:
Hai mai veduto le Fonti del Clitunno? Se non ancora, e credo di no, altrimenti me ne avresti parlato, valle a vedere. 
Io l'ho viste da poco e mi rammarico d’averlo fatto troppo tardi.

Per maggiori informazioni su storia, orari e prezzi: http://www.fontidelclitunno.com/


Alessandra

venerdì 5 luglio 2013

La seduzione della "Follia"

Titolo: Follia  (Titolo originale: Asylum)
Autore: Patrick McGrath (Londra, 1950)
Anno di pubblicazione: 1996 (originale), 1998 (traduzione italiana)
Editore: Adelphi
Traduttore: Matteo Codignola

Copertina nera, con nudo di donna sdraiata e di spalle. Quando il “vestito” di un libro mi piace, gli resisto difficilmente.
Ecco un accenno al contenuto:

“Le storie d’amore contraddistinte da ossessione sessuale sono un mio interesse professionale ormai da molti anni.” Inghilterra, 1959. Dall’interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre, con apparente distacco, il caso clinico più perturbante che abbia mai incontrato nella sua carriera- la passione letale fra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra dell’ospedale, e Edgar Stark, un artista detenuto per un uxoricidio particolarmente efferato.

photo by me


La storia è tormentosa e si capisce subito che un happy end non ci sarà. Alla fine chi è tra tutti il più sedotto dalla follia? Stella, donna insoddisfatta e inquieta, che si lascia andare a una passione folle e incontrollabile, ad un amore che diventa irrimediabilmente ossessione? Peter, lo psichiatra narratore, che da presunto relatore oggetivo della vicenda dimostra poi un interesse ambiguo nei confronti di Edgar e la sua arte e di Stella come paziente? Oppure è il lettore, che difficilmente si riesce a staccare da questa storia prima essere arrivato fino in fondo?
Dal libro è stato tratto anche il film omonimo, per la regia di David MacKenzie. È del 2005 e nel cast ci sono Natasha Richardson, Ian McKellen, Marton Csokas e Hugh Bonneville.     

(Google Immagini)

Come per ogni trasposizione cinematografica di romanzi, cerco di guardare il film senza pregiudizi, con l’idea che romanzo e film sono due prodotti artistici distinti e che i tempi della lettura sono diversi da quelli della visione di un film. Però poi c’è spesso qualcosa che nel film mi delude e in questo caso è soprattutto la superficialità con cui è stato trattato il legame tra Stella e suo figlio. Detto questo, gli attori li ho trovati piuttosto convincenti, alcune scene molto evocative, soprattutto quella che si ripete in due momenti diversi del film, con l’inquadratura dei due corridoi nel manicomio.

NOTE: La copia che ho letto l’ho presa in prestito da un’amica di mia cugina. Le nuove copie hanno purtroppo una copertina del tutto diversa da quella che vedete nella mia foto.


Se avete già letto il libro e/o visto il film, cosa ne pensate?


Alessandra








lunedì 20 maggio 2013

Benvenuti nel mio spazio

Sono Alessandra. 23 anni (quasi 24), studentessa a scadenza, fidanzata con Alessandro.
Ho creato questo spazio per farne un posto di condivisione e confronto e l’ho chiamato “Come aria fresca” perché qui vorrei parlare delle cose che mi fanno star bene, che portano una ventata d’aria fresca nella mia quotidianità. In particolare trovo nei libri il mio porto sicuro. Mi piace vedere posti nuovi e tornare in quelli ormai familiari. E poi non resisto a carte e cartoncini colorati che spesso trasformo in biglietti augurali e segnalibri.
Nient’altro... per ora!


Benvenuti nel mio spazio!


Alessandra
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